Associazione Italiana Mountain Leader
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​In Italia le leggi quadro nazionali e leggi regionali presenti pongono almeno tre problemi di primaria importanza:

1)       non prevedono la possibilità esplicita di esercitare al di fuori dei limiti provinciali o regionali; ciò pone ad esempio dei problemi nel caso di colleghi che vogliano svolgere la loro attività anche o solo al di fuori dei confini nazionali oppure nel caso si voglia lavorare con tour operator stranieri in Italia (molti preferiscono figure omologhe a quelle previste nei loro paesi di origine e nei paesi di origine della loro clientela).

2)       non prevedono una piattaforma formativa omogenea per cui ad esempio ci sono casi in cui sono previste più ore di tecniche di marketing che di orientamento e navigazione o di lezioni operative sul terreno di conduzione dei gruppi.

3)       prevedono la possibilità in alcuni casi di esercitare la professione su terreno innevato (oppure più frequentemente non lo vietano, quindi di fatto consentendolo), pur senza prevedere alcuna formazione in merito. E crediamo sia notorio che si tratti di un tipo di ambiente in cui la conoscenza del contesto del tutto particolare, la necessità di conoscere a fondo la caratteristiche della neve e delle problematiche inerenti la formazione delle valanghe e l’opportunità imprescindibile di utilizzare tecniche di autosoccorso (ARTVA, pala e sonda) rendano fondamentale una formazione completa e moderna in merito.

Dal 2004 le associazioni professionali di accompagnatori di montagna di vari Paesi (21 nel 2021: Andorra, Argentina, Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia,  Olanda, Macedonia, Perù, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera) hanno dato vita alla UIMLA (Union of International Mountain Leader Associations) che  verifica la formazione di questa figura professionale sulla base di una piattaforma formativa denominata "A common platform standard".
La figura professionale riconosciuta in ambito internazionale dalla UIMLA prende il nome di “International Mountain Leader”.

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L’Italia come si inserisce nel quadro Europeo?

In Italia -- come da statuto UIMLA -- esiste una associazione nazionale di riferimento, che è AIML (Associazione italiana Mountain Leader).
Nel proprio statuto AIML prevede la possibilità di iscrizione per tutte le “guide escursionistiche” le quali in Italia siano state formate e riconosciute sulla base delle normative vigenti (Accompagnatori di media Montagna, Accompagnatori di territorio, guide vulcanologiche, guide ambientali escursionistiche nelle loro varie denominazioni regionali).


AIML in accordo con enti formatori di varie regioni si occupa di organizzare corsi sulla base della piattaforma UIMLA per completare la formazione pregressa delle varie “guide escursionistiche” o per consentire ex – novo una formazione completa (estiva – invernale) al fine di consentire loro di ottenere il tesserino di riconoscimento UIMLA che al momento è l’unico documento di riconoscimento reciproco tra i paesi summenzionati.

La formazione prevista da UIMLA si articola in 2 parti: formazione estiva ed invernale. Solo il superamento degli esami finali relativi alle 2 parti dà diritto al riconoscimento da parte di UIMLA.

Esistono già casi di IML italiani che, in virtù di questa formazione, esercitano la professione stabilmente in altri paesi europei, a testimonianza della serietà e della validità del percorso intrapreso. D'altra parte, International Mountain Leader stranieri possono convalidare il proprio titolo ed ottenere l'autorizzazione ad esercitare in Italia tramite il Dipartimento per lo sport presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.



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20010 Arluno (MI)
CF 92041580157